venerdì 22 febbraio 2013

SALVATORE MARANZANO






Salvatore Maranzano

nacque a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, il 31 luglio 1886. Da giovane studiò in seminario ma si ritirò presto, venendo affiliato nella cosca mafiosa locale e sposando Elisabetta Minore, figlia di un boss mafioso trapanese.
Nel 1927 Maranzano fuggì in Nordamerica a causa delle persecuzioni contro i mafiosi in Sicilia attuate dal «prefetto di ferro» Cesare Mori; giunto a New York, si stabilì nella comunità di immigrati siciliani che abitavano a Brooklyn, dove era attiva una cosca di compaesani castellammaresi guidata dal mafioso Nicola Schiro, alla quale Maranzano si unì. Durante il Proibizionismo, Maranzano installò una grande distilleria illegale di alcol nella contea di Dutchess, che divenne una delle più grandi dello Stato di New York.
Nel 1930 Joe Masseria, boss della Famiglia Morello, ricattò Nicola Schiro a fine di estorsione, imponendo un'alta tangente da pagare perché la cosca castellammarese stava diventando troppo potente e si era alleata con il suo acerrimo nemico Salvatore D'Aquila, boss di un'altra cosca a Brooklyn ucciso nel 1928; Schiro pagò la tangente e poi sparì, lasciando Maranzano a capo della sua cosca.
Maranzano allora iniziò ad invadere il territorio di Joe Masseria, dirottando i camion carichi di alcolici e distruggendo le birrerie illegali di sua proprietà. Invece Masseria rispose facendo assassinare il suo alleato Gaetano Reina, che credeva lo stesse tradendo con Maranzano, ed altri mafiosi alleati alla cosca castellammarese, scatenando la cosiddetta «Guerra castellammarese», che terminò il 15 aprile 1931, quando Joe Masseria venne assassinato su ordine del suo alleato Lucky Luciano, che lo tradì con Maranzano.


Uscito vittorioso dal conflitto, Maranzano convocò un incontro a Chicago ospitato da Al Capone, in cui celebrò la vittoria e si fece eleggere «capo dei capi»; furono invitati i boss di tutte le Famiglie degli Stati Uniti per rendere omaggio al loro nuovo leader. Maranzano però considerava pericolosi Lucky Luciano insieme ai suoi alleati non-siciliani Vito Genovese, Joe Adonis, Frank Costello, Al Capone e Dutch Schultz, decidendo in segreto di farli assassinare; infatti assunse il killer Vincent "Mad Dog" Coll per eliminare Luciano e Genovese per primi. Il 10 settembre 1931 Maranzano convocò Luciano e Genovese nel suo ufficio immobiliare a Park Avenue ma, al loro posto, si presentarono quattro killer ebrei travestiti da agenti del Fisco, i quali pugnalarono Maranzano e lo finirono a colpi di pistola; in realtà i killer ebrei erano stati assoldati dal gangster Meyer Lansky, socio di Luciano, e trovarono nell'ufficio anche il mafioso siciliano Gaetano Lucchese, che si era accordato con Luciano per condurre i killer ebrei a Maranzano.



In seguito alla morte di Maranzano, la cosca castellammarese venne rilevata dal boss Joseph Bonanno e divenne nota come Famiglia Bonanno.
Salvatore Maranzano è seppellito al Saint John's Cemetery nel Queens di New York, curiosamente vicino alle tombe di Luciano e Genovese









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